Selvaggio Blu panorama

SELVAGGIO BLU

Aprile 2025

Che cosa è il Selvaggio Blu? Il Trekking più spettacolare d’Italia

Un’avventura in cui puoi camminare sul filo tra il cielo e il mare.

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Che cosa è il Selvaggio Blu?

Il Selvaggio Blu è un percorso di trekking senza paragoni che serpeggia tra il mare cristallino e le montagne selvagge del Supramonte di Baunei, nel cuore pulsante della Sardegna.

Considerato uno dei trekking più ardui e affascinanti non solo in Italia ma in tutta Europa, il Selvaggio Blu è un’avventura che ti catapulta in un mondo quasi dimenticato. Qui, i sentieri invisibili, tracciati nei secoli dai pastori, le imponenti falesie a strapiombo sul mare, le rocce scolpite dal vento, gli antichi ovili, i boschi di lecci secolari e la macchia mediterranea si fondono con l’azzurro di spiagge deserte e incontaminate.

Ti accompagno io in questa avventura

Alessandro Ruffi al Selvaggio Blu

Alessandro Ruffi – Guida Alpina

Il mio nome è Alessandro Ruffi e sono una Guida Alpina che vive nell’alto Appennino Tosco-Emiliano, ai piedi del Monte Cimone.

Fin da giovane, ho coltivato una passione per le escursioni in montagna, chiedendo spesso ai miei genitori di portarmi a esplorare quei luoghi affascinanti. L’attrazione per l’avventura e la grandiosità delle montagne ha sempre esercitato su di me un fascino irresistibile. A 14 anni ho affrontato la mia prima vetta di 4.000 metri, il Gran Paradiso, accompagnato da una Guida Alpina. In quel momento ho compreso che il mio sogno era quello di fare dell’Alpinismo la mia professione.

Nel corso dei successivi 20 anni, ho avuto l’opportunità di partecipare a impegnative spedizioni extraeuropee, come la solitaria Via diretta dei Polacchi sull’Aconcagua, un’esperienza che ho vissuto a soli 22 anni.

Le mie avventure alpinistiche e scialpinistiche mi hanno portato in luoghi come l’Africa, il Marocco, l’Algeria, l’Ecuador, il Cile e l’Argentina, esplorando la montagna in tutte le sue forme. Attualmente, svolgo a tempo pieno la professione di Guida Alpina e Tecnico di Elisoccorso.

Durante l’inverno mi dedico con passione all’Alpinismo invernale e allo Scialpinismo sui miei amati Appennini, mentre d’estate mi trovo sulle grandi montagne delle Alpi.

Per me, non c’è nulla di più gratificante che condividere la gioia e l’emozione di chi mi accompagna in vetta, osservando i loro occhi brillare di felicità. La montagna è la mia passione e la mia vita, e mi impegno ogni giorno a trasmettere questa passione a chiunque desideri esplorare e vivere l’avventura in quota

Cosa dice chi ha già fatto il Selvaggio Blu con me

Il programma della prossima Edizione del Selvaggio Blu

dal 26 aprile 2025 al 1 maggio 2025

Ritrovo ore 11:00/12:00 di SABATO 26 APRILE al porto di Santa Maria Navarrese

26 aprile 2025

1° tappa da Pedra Longa a Ginnirco

Ritrovo a Santa Maria Navarrese in tarda mattinata al Porto.
Briefing generale, conoscenza dei partecipanti ed organizzazione generale dei bagagli. Partenza per la prima breve tappa. Tranfer
in gommone da Santa Maria Porto a Pedra Longa. Si parte con un tappa breve ma spettacolare, con un bell’assaggio dal punto di vista tecnico di quello che ci aspetterà durante il selvaggio blu. Andremo infatti ad affrontare la salita diretta per la variante “Su Oggiastros” con arrampicata facile per rocce e scale fustas fino in vetta alla magnifica Punta Giradili per poi scendere verso le aree bivacco di Ginnirco dove dormiremo per la notte.
Tempo di percorrenza: 5h circa

27 aprile 2025

2° tappa da Ginnirco a Porto Pedrosu

Il Selvaggio Blu entra nel vivo iniziando ad essere poco marcato e immerso nella macchia mediterranea, soltanto qualche ometto qua e là e gli immancabili bolli blu ci guideranno lungo la costa. Verso la fine della giornata incontreremo altre difficoltà tecniche per l’attraversamento del Bacu Tenadili, saremo aiutati dalla presenza delle famose scale fustas, costruite dai pastori per permettere alle greggi di superare i passaggi più impervi. Terminata la giornata, i rifornimenti e le tende per la notte ci aspettano nella prima caletta del selvaggio blu, la piccola ma romantica insenatura di Porto Pedrosu, dove sarà possibile fare il bagno.
Tempo di percorrenza: 5h circa

28 aprile 2025

3° tappa da Pedrosu all’ Ovile Iribidossili
Dopo una bella colazione in riva al mare, ci aspetta un’altra tappa lunga ma senza difficoltà tecniche. Percorreremo zone molto isolate, passando vicino al bell’ovile di Fenos Trainos, ma la vista più bella sarà quella che ammireremo lungo tutto il percorso in riva al mare e dalla Punta Salinas: a picco sul mare di Goloritzè e panoramica sul golfo di Orosei. Da Punta Salinas ci sposteremo sul Golgo per andare a pernottare in uno dei posti luoghi più belli dell’entroterra. Andremo all’Ovile Iribidossili dove il Pastore Salvatore ci farà assaggiare alcune prelibatezze locali usando i suoi prodotti (latte, salami, pecorino, carne…) e che ci farà gustare dell’ottimo mirto di sua produzione. Cena e pernotto in Ovile.
Tempo di percorrenza: 7h circa

29 aprile 2025

4° tappa dall’Ovile Iribidossili a Cala Mariolu
Dall’Ovile scenderemo verso quella che viene considerata una delle spiagge più belle e famose d’Italia, Cala Goloritzè. Faremo il Bagno al cospetto della magnifica Aguglia di Goloritzè per poi risalire verso quella che viene chiamata “ La Boladina”, ovvero un passaggio spettacolare che supera una barriera rocciosa con facile arrampicata . L’arrampicata è facilitata dalla presenza di corde fisse. Saliremo poi verso le aree bivacco di su’ Tasaru per imboccare il sentiero spettacolare che ci porterà a scendere verso la magnifica Cala Mariolu dove bivaccheremo e soprattutto faremo il bagno! Cala Mariolu è stata decretata la seconda spiaggia più bella del Mondo!
Tempo di percorrenza: 7h circa

30 aprile 2025

5° tappa da Cala Mariolu a Ololbissi Su’ Padente
Da Cala Mariolu nessuno vorrebbe più andarsene: noi ripartiremo percorrendo un vecchio sentiero dei carbonai, che traversando sopra il mare , con passaggi spettacolari su placche di roccia e cenge esposte, si ricongiunge all’itinerario classico del Selvaggio Blu poco prima delle Grotte di Mudaloru . Qui inizia la parte più alpinistica del nostro trekking, con la prima calata in corda doppia nei pressi di Punta Mudaloru. Successivamente, con qualche breve passaggio di arrampicata e un’altra corda doppia, ci troveremo esattamente sopra la magnifica Cala Mudaloru con la sua magnifica acqua cristallina. Un’ultima calata ci porterà proprio nella caletta! Dopo un bagno rigenerante risaliremo il Bacu Budaloru per andare a prendere il sentiero chiamato “Scalone di Urele” che ci porterà all’imbocco della magnifica Grotta d’Urele dove faremo una breve visita ipogea al suo interno. Dopo la visita, in breve, arriveremo alle aree bivacco di Su Padente dove passeremo la notte.
Tempo di percorrenza: 7h circa

1 maggio 2025

6° tappa da Ololbissi Su’ Padente a Cala Sisine
Ultima tappa, abbastanza impegnativa con 4 calate in corda doppia e due passaggi in arrampicata. Dopo poco dalla partenza passeremo nella scenografica gola di Sa Nurca, uno stretto corridoio di roccia che conduce alle prime due corde doppie della giornata. Queste calate ci porteranno nel bosco di Biriala dove, nel caso ci fosse tempo, scenderemo a Biriala in Spiaggia con una magnifica calata da 45 mt per poi risalire e proseguire verso Cala Sisine. Attraverseremo poi il lungo bosco di Biriala dove useremo un’antica mulattiera costruita dai carbonai e poco dopo, con qualche passaggio di arrampicata (IV grado) e un’altra lunga calata di 40mt ci troveremo ad attraversare il bosco di Plummare e l’enorme frana del 2015. Ancora un piccolo sforzo ed eccoci all’ultima doppia, che in breve ci permette di raggiungere la spiaggia di Cala Sisine, termine della nostra avventura.
Rientro in gommone a Santa Maria Navarrese, con 40-45min di navigazione, oppure via terra con fuoristrada, se le condizioni del mare non sono buone.
Pernottamento in B&B
Tempo di percorrenza: 7h/7h30

APERITIVO APPENA ARRIVATI AL BAR DEL PORTO E CENA FINALE IN RISTORANTE TIPICO!

2 maggio 2025

Rientro libero

Requisiti per partecipare al Selvaggio Blu

PRENOTA ORA IL TUO SELVAGGIO BLU

DOMANDE FREQUENTI

Quale attrezzatura serve per il Selvaggio Blu

  • Zaino 25/30 litri per trekking giornaliero
  • 1/2 Borsoni in PVC da 50/70 litri (che saranno trasportati) come bagaglio personale
  • Tenda da campeggio uno o due posti
  • Sacco a pelo leggero (10/15 gradi di comfort)
  • Materassino poliuretano per isolamento e materassino autogonfiante (da 3/5 cm),
  • Casco
  • imbragatura
  • due moschettoni a ghiera
  • longe o deasy chain
  • Uno o due Bastoni telescopici/pieghevoli
  • Lampada frontale con batterie di ricambio
  • Tazza, piatto, posate personali
  • 2 borracce da 1,5l in totale
  • Scarpe da trekking non troppo calde oppure scarpe da approach
  • Ciabatte o sandali leggeri
  • Scarpe da scogli (consigliate)
  • Piumino leggero per la sera
  • Giacca/guscio impermeabile
  • 3/4 Magliette tecniche per le giornate di trekking
  • Costume da bagno
  • Robusti pantaloni da trekking + pantaloni corti
  • Pile leggero (strato intermedio)
  • Cappello estivo e cuffia invernale
  • Occhiali da sole
  • Crema da sole
  • Repellente per insetti
  • Asciugamano + piccolo beauty per toilette
  • Pronto soccorso personale (cerotti Compeed consigliati)
  • Carica batterie supplementare (Power bank) per cellulare
  • Eventuali farmaci personali

Che tipo di preparazione fisica è necessaria?

Le condizioni fisiche necessarie per prendere parte al Selvaggio Blu sono indicate nei sezione requisiti (che trovi qui sopra), prima della partecipazione è comunque indispensabile avere un colloquio con me, in modo che possa valutare la effettiva possibilità di partecipare

Qual è il miglior periodo dell’anno per farlo?

Programmo le edizioni del Selvaggio Blu generalmente in primavera e in autunno. In Estate le temperature renderebbero impossibile effettuare il trekking, in inverno le condizioni potrebbero essere proibitive. In primavera e in autunno le condizioni climatiche sono generalmente favorevoli per effettuare il trekking, rendendo possibile anche fare il bagno al mare.

Quanto dura il Selvaggio Blu?

La durata del trekking è indicata chiaramente nel programma del trekking, ogni edizione può subire variazioni di percorso e durata ad insindacabile giudizio, generalmente la versione classica del Selvaggio Blu prevede 5 giorni e 4 notti lungo il percorso

Dove si dorme lungo il trekking?

I pernottamenti sono molto spartani lungo tutto il percorso: si dorme in tenda negli appositi spazi bivacco previsti dall’Ente Parco oppure negli Ovili che potranno ospitarci durante il percorso. Se prevista la notte in ovile, generalmente nell’ovile avremo anche la possibilità di cenare con prodotti tipici e tradizionali preparati per noi dal pastore

È possibile partecipare in gruppo?

Certamente! Questa è un’esperienza di gruppo. Se vuoi partecipare con i tuoi amici, è possibile, se vuoi partecipare da solo/a, potrai sicuramente ambientarti nel gruppo che creerò per far sì che l’esperienza possa svolgersi. Perché l’esperienza possa svolgersi il gruppo dovrà essere formato da minimo 5 persone e massimo 10 partecipanti

Come arrivo in Sardegna?

Per raggiungere la Sardegna puoi scegliere di utilizzare un volo aereo oppure usufruire del collegamenti marittimi con i traghetti che giornalmente salpano dal continente per la Sardegna.

Per il volo aereo ti consiglio di scegliere un volo che atterri a Cagliari, da dove potrai usufruire di un servizio transfer privato o autobus per arrivare a Santa Maria Navarrese. (Per il transfert privato posso darti un contatto io)

I traghetti normalmente attraccano a Olbia o a Golfo Aranci, da queste due località potrai facilmente raggiungere Santa Maria Navarrese in circa 2,5 ore di auto

Dove si trova Santa Maria Navarrese?

Santa Maria Navarrese è una frazione del Comune di Baunei, si trova nella costa Orientale della Sardegna, alle porte del Parco nazionale di Orosei.

Per avere un’idea più precisa consulta la cartina qui sotto: (puoi ingrandire la mappa cliccando sul bottone “visualizza mappa più grande”)

Come funziona il Selvaggio Blu in relazione al trasporto del materiale?

Ogni giorno cammineremo con uno zaino piuttosto piccolo e leggero. L’attrezzatura per i pasti, l’acqua e le tende con relativa attrezzatura per la notte, saranno trasportate da una cooperativa locale che effettua servizio di logistica per il materiale, dietro mie indicazioni, o con il gommone, quindi via mare, oppure tramite le jeep, se il mare non consente lo sbarco degli approvvigionamenti.

Cosa si mangia durante il Selvaggio Blu?

L’esperienza del Selvaggio Blu è un’esperienza di condivisione. Le colazioni e le cene sono preparate direttamente da me seguendo un menù che io ho preparato e organizzato prima della partenza. La spesa per i pasti del bivacco è organizzata da me e preparata in modo che la cooperativa che fa la logistica possa trasportarla in modo comodo e sicuro. Consiglio di procurarsi barrette e gel personali da consumare durante la giornata di trekking

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